Madonna delle Grazie
Oggi noi lavoriamo vigne radicate nei suoli minerali del monte Vulture, un vulcano ormai inattivo. Coltiviamo solo uve aglianico del Vulture in diverse contrade dell’agro venosino ad altitudini comprese tra i 400 ed i 550 metri s.l.m. Siamo orgogliosi custodi di vecchie viti di aglianico e nutriamo un profondo rispetto per la terra. Sono contento che la mia famiglia continui tutt’ora il mio lavoro e faccia propri i valori semplici di una cultura vitivinicola sin dall’inizio genuina e rispettosa dell’ambiente.
Un doppio nome (Basilicata e Lucania), un doppio mare (Tirreno ed Ionio), e il raddoppiato valore di storia e natura, uniti rendono la Basilicata un regione unica dell’Italia.
Il Vulture, antico vulcano estinto, ha generato due laghi scenici nel cratere naturale di Monticchio. Qui per la fertilità del terreno, ricco in macro e micro elementi minerali, e per le condizioni pedoclimatiche del tutto particolari, l’Aglianico ha trovato il contesto ideale per la sua coltivazione.
Su uno dei fianchi della montagna, Venosa, città del sommo poeta romano Orazio (I secolo a.C), rimane depositaria di una lunga storia e dei luoghi che inspirarono i versi del “Carpe diem”.
Madonna delle Grazie
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